L’attivista svedese affronta le accuse di infrazione dell’ordine pubblico, in merito alla manifestazione avvenuta a Londra.
Manca solamente un giorno per l’inizio del processo a Greta Thunberg, accusata di infrazione dell’ordine pubblico. Le accuse riguardano i fatti avvenuti durante una manifestazione contro i colossi del petrolio, in centro a Londra, risalenti allo scorso 17 ottobre. Quel giorno, l’attivista svedese è finita in manette, insieme ad altri quattro manifestanti.
La manifestazione del 17 ottobre
Il 17 ottobre 2023, Greta Thunberg prese parte all’ennesima protesta contro il cambiamento climatico. Ma non era sola: al suo fianco c’erano centinaia di attivisti che, nel centro di Londra, si battevano contro l’Energy Intelligence Forum, evento che ospitava le maggiori multinazionali del petrolio.
Nel mezzo della manifestazione, Thunberg era stata strattonata ed arrestata dalla polizia britannica, insieme ad altre 26 persone, che stavano bloccando l’accesso alla sede della conferenza. Quattro protestanti sono finiti a processo insieme a lei, ma l’attivista svedese si è sempre dichiarata non colpevole.
Cosa rischia Greta Thunberg?
Prima del suo arresto, Thunberg aveva criticato gli accordi “a porte chiuse” tra politici e rappresentanti dell’industria del petrolio e del gas. L’attivista e i quattro coimputati si sono dichiarati innocenti davanti alla corte lo scorso novembre, e sono stati rilasciati su cauzione.
Si terrà domani, giovedì 1° febbraio, a Londra, il processo a carico di Greta Thunberg, accusata di infrazione dell’ordine pubblico nella manifestazione del 17 ottobre scorso. In caso di condanna, l’attivista rischia una multa fino a 2.500 sterline, circa 2.870 euro. La giovane attivista, simbolo della lotta contro il cambiamento climatico, si trova ora a dover difendere la sua posizione e le sue azioni di protesta davanti alla legge.